sabato 12 febbraio 2011

L’enfer, c’est les autres

 



Cos’è l’inferno se non gli stessi altri con i quali dividerlo per sempre? E chi sono gli altri che ci danno l’inferno se non la stessa conoscenza di noi stessi?


Non Si Uccidono Così Anche I Cavalli

 

giovedì 3 febbraio 2011

Febbraio

 


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LETTERE
UNA DONNA AL MESE
foto di copertina
di Alessia Gatta
con la modella Rosy
 

dedicata a chi ha compiuto gli anni ieri...

 




Mi siedo qui, sono stanco...
La vita, l’universo, tutto quanto...
Sulla sponda del fiume prego il vostro dio
che il prossimo cadavere che passa non sia il mio.

ammiro improbabili prove di volo
paracadute difettosi, fiori rossi al suolo,
è la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene
ma è un tenore di morte, un lusso che non mi appartiene.

In fondo alla notte, la fine del viaggio, una vita al di là
del male e del peggio e canto
Nanana nanana nanana nanana nana, nanana nana,
per farmi coraggio

E ripasso le due o tre cose che mi fanno stare meglio:
morirti fra le labbra, un sorriso al risveglio...
è la vita che va, è la vita che va, è una piccola morte che viene,
esercizi di stile che scorrono nelle vene...

E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l’eternità a girare in tondo, in tondo, in
tondo, in tondo

Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con se solo nuvole, nuvole, nuvole senza messico...

Nel lento e inesorabile precipitare degli eventi
Quale magia fa sì che si canti:
Volare oohoh volare oohoh
E che poi ci si perda nel blu dipinto di merda

Ammiro gli inutili segni di croce
di chi aspetta la guerra per morire in pace

è la vita che va, è la vita che va, è la morte che viene
è la consolazione del morire insieme
e riciclo parole, riciclo pensieri, riciclo la mia faccia
riciclo un’immagine di te fra le mie braccia e canto
Nanana nanana nanana nanana nana, nanana nana, sotto la doccia

E ripenso alle due o tre cose che mi fanno davvero:
annegarti negli occhi, rubarti il respiro

è la vita che va, è la vita che va, un’altra piccola morte che viene,
esercizi di stile, dentro le vene

E chissà quando guarirà questo cuore anoressico
Condannato per l’eternità a girare in tondo, in tondo, in
tondo, in tondo

Che risposte ci suggerirà questo vento dislessico
Che porta con se solo nuvole, nuvole, nuvole senza messico...

E che voglia di piangere ho.

(Giorgio Canali)