venerdì 29 maggio 2009

Einaudi rifiuta Saramago

 

 
MILANO — Einaudi non pubblicherà Il quaderno, il libro che raccoglie testi let­terari e politici scritti sul blog dallo scrittore porto­ghese José Saramago, pre­mio Nobel per la letteratura nel 1998. Ne dà notizia «L’Espresso» oggi in edico­la anticipando che l’editore della raccolta di saggi sarà sempre torinese, Bollati Bo­ringhieri, ma soprattutto svelando il motivo della momentanea rottura tra l’autore di Cecità e la casa dello Struzzo. «La nuova opera — scrive Mario Porta­nova — contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario». Sarama­go è severo con Berlusconi ma anche con gli italiani, il cui sentimento «è indiffe­rente a qualsiasi considera­zione di ordine morale». Ma «nella terra della mafia e della camorra che impor­tanza può avere il fatto pro­vato che il primo ministro sia un delinquente?». L’au­tore del Quaderno arriva a paragonare il nostro capo del governo a «un capo ma­fioso ».

Dino Messina da Corriere.it

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Misteri italiani


ROMA - Settecento pagine per proporre una nuova lettura del più controverso tra i misteri d'Italia: l'inchiesta di un giornalista riapre la questione della strage di Piazza Fontana. Il quadro che ne esce è il seguente.

Alla Bna, quel 12 dicembre 1969, non c'era una sola bomba, ma due. Una piazzata dagli anarchici, presumibilmente da Pietro Valpreda, con un timer tarato per farla esplodere dopo la chiusura della banca, perché l'obiettivo era quello di un'azione dimostrativa che non doveva fare vittime; ed è questa la bomba che conosciamo da quattro decenni. L'altra, molto più potente, era realizzata con esplosivo di diversa origine e fu occultata dentro una borsa sportiva nera dai neofascisti di Ordine Nuovo, che sapevano dell'azione degli anarchici e decisero di renderla mortale. Fu questa seconda bomba che, esplodendo anticipatamente, con un meccanismo a miccia, determinò la strage che il ballerino anarchico non voleva né poteva realizzare.

Due borse, due bombe, dunque. E una regia che per anni ha occultato la realtà per coprire i veri responsabili della strage. E' questa la tesi di fondo dell'ampia inchiesta 'Il segreto di Piazza Fontana', scritta dal giornalista dell'ANSA Paolo Cucchiarelli ed edita da Ponte alle Grazie, che da domani sarà nelle librerie. Una vera e propria indagine che presenta una serie di novità in parte scartate, in parte mai prese in considerazione dalla magistratura, oppure non valutate nella luce in cui le pone il libro.

Cucchiarelli racconta che i neofascisti di Ordine Nuovo (ma non solo loro), infiltratisi tra gli anarchici e nei gruppi marxisti-leninisti a Roma e Milano già dal '68, idearono la strage-trappola per cercare di provocare una 'strettà del sistema democratico. Principale obiettivo politico di tutta l'operazione era Aldo Moro, che nel novembre del 1968 aveva varato la "strategia dell'attenzione" al Pci, a cui si rispose con la "strategia della tensione" a suon di bombe. Il progetto neofascista voleva far ricadere tutta la colpa della strage sugli anarchici e sull'editore di sinistra Giangiacomo Feltrinelli, a cui facevano capo diversi gruppi, tra cui quello neo anarchico dei coniugi milanesi Corradini e Vincileone.

Le novità asserite dal libro sono molte. Tra le altre, il fatto che il 12 dicembre '69 , come confermarono proprio gli anarchici nella loro conferenza stampa del 17 dicembre, oltre a quelle di Piazza Fontana c'erano a Milano altre due bombe pronte a scoppiare: una vicino ad un grande magazzino, l'altra presso una caserma. Anche in quei casi gli anarchici non volevano provocare vittime. Ma l'inchiesta ipotizza che anche queste altre due bombe dovevano essere "raddoppiate" dai neofascisti per farle esplodere in anticipo e provocare altre stragi. La stessa cosa fu infatti realizzata anche a Roma alla Bnl (altra novità del libro) e si tentò di fare, non riuscendovi, all'Altare della Patria. Pino Pinelli, ferroviere anarchico, da tempo sull'avviso delle manovre in atto da parte di settori degli apparati dello Stato, intuì la trappola e nel pomeriggio del 12 dicembre cercò in ogni modo di evitare che scattasse. Ma non ci riuscì. Pinelli, in questura, si vide attribuire la responsabilità delle altre due bombe del 12 dicembre, che si volevano collegare alla strage. Da ciò un duro alterco, al quale seguì la caduta dell'anarchico, di spalle, dalla finestra della stanza dove si svolgeva l'interrogatorio.

Durante l'interrogatorio, Pinelli ebbe la prova che nel gruppo anarchico c'era almeno un infiltrato neofascista, anche lui ferroviere, che gravitava tra Roma e Milano. Una parte dell'inchiesta di Cucchiarelli è dedicata alla identificazione del particolare tipo di plastico che sarebbe stato usato dai neofascisti: proveniva dalle reti degli Nds, contigue a Gladio e collegate agli ustascia tramite gli americani e la Nato.

Incrociando i dati della inchiesta con i risultati dell'ultimo processo, il libro evidenzia che le bombe in mano a Ordine Nuovo alla vigilia della strage erano proprio quelle destinate al 'raddoppio' delle bombe anarchiche. Il libro-inchiesta è corredato da una perizia del generale Fernando Termentini, che accredita l'utilizzo di 'accenditori' speciali, che permisero ai neofascisti di anticipare lo scoppio, causando così la strage.

(Fonte ANSA.it)
 

 
Peccato che Cucchiarelli, per sua stessa ammissione, non abbia prove per supportare le sue tesi.. e peccato che questo libro getti nuove ombre, dopo che Napolitano nel suo discorso aveva sottolineato, in tono commosso, la necessità di "ridare e riaffermare l'onore di Pinelli", di "rompere il silenzio" sulla sua vicenda; perché proprio lui, l'anarchico sospettato ingiustamente di essere coinvolto nell'attentato di Piazza Fontana, "fu vittima due volte", prima di pesantissimi infondati sospetti e poi di un'improvvisa, assurda fine.
 
Per saperne di più:
politica italiana : E’ in arrivo il revisionismo targato ANSA
oppure cliccare sul titolo del post.

 

giovedì 28 maggio 2009

Ministro per le pari opportunità?

 

 
ROMA - Pari opportunità per tutti, ma non per i gay. Sembra essere questo il messaggio che arriva dalla nuova versione del sito del ministero delle Pari opportunità. Versione presentata ufficialmente al Forum P. A. lo scorso 14 maggio. Ma rispetto a quella precedente, manca ogni riferimento alla lotta all'omofobia. Vengono citate varie categorie di persone soggette a discriminazioni, dai disabili alle donne, passando per i bambini contesi. Nessun riferimento ai gay. Non solo: Mara Carfagna ha anche deciso di cancellare una commissione per i diritti e le pari opportunità delle persone GLBT, istituita dalla precedente ministra, Barbara Pollastrini. "Non è stata ritenuta prioritaria", fanno sapere dal ministero. Per Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, "La Carfagna dovrebbe dimettersi: il suo ministero non ha fatto nulla per le persone GLBT".

Quando al ministero era in carica la Pollastrini, era stata creata una pagina web in cui veniva riportato l'elenco dei gruppi vittime di discriminazione, per motivi religiosi, di disabilità, per la razza e, infine, per l'orientamento sessuale. "Stereotipi e pregiudizi nei confronti di omosessuali, transessuali e bisessuali - si leggeva, tra le altre cose, nella sezione dedicata - sono ancora radicati culturalmente, ma l'orientamento sessuale appare ancora oggi un fattore di discriminazione anche sul piano normativo".

Citando un rapporto europeo, veniva riferito che "le discriminazioni sull'orientamento sessuale sono diffuse, secondo il 73% degli italiani". Di quella pagina, oggi, si è persa ogni traccia e, anche utilizzando il motore di ricerca interno del sito, non si trovano riferimenti alla lotta all'omofobia.

Sparisce anche ogni documento relativo alla Commissione per i diritti e le pari opportunità per lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Istituita nel 2007 dalla Pollastrini, secondo un apposito decreto doveva rimanere in carica per tre anni. "La commissione - si spiegava nel documento istitutivo, oggi sparito dal sito - fornisce consulenza e supporto tecnico-scientifico nell'elaborazione e nell'attuazione delle politiche per i diritti e le pari opportunità per lesbiche, gay, bisessuali e transgender. La commissione elabora proposte di provvedimenti da adottare al fine di rimuovere suddette cause di discriminazione ed ogni effetto pregiudizievole ed elabora studi e ricerche in materia".

Secondo quanto riferisce l'ufficio stampa del ministero, "quella commissione era il risultato di un decreto di Gabinetto, e non era prevista da nessuna disposizione normativa. Si era riunita una volta sola, ed è decaduta insieme al governo Prodi. Il ministro Carfagna non ha ritenuto di mantenerla".

Tuttavia, nelle motivazioni che portarono alla sua creazione, da parte della Pollastrini, si partiva da alcune importanti risoluzioni e direttive europee in materia. Tra queste: la risoluzione sulla "Parificazione dei diritti di gay e lesbiche nella Comunità Europea" adottata dal Parlamento europeo nella seduta dell'8 febbraio 1994; la raccomandazione dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa n. 1117 del 1989 sulla non discriminazione delle persone transessuali; infine, la risoluzione "Sulla parità di diritti per gli omosessuali nell'Unione Europea" adottata dal Parlamento europeo nella seduta 17 settembre 1998. Decisioni europee, il cui fine era chiaro: lotta contro l'omofobia e le discriminazioni dei gay.
 
(da la Repubblica.it)
Per leggere tutto l'articolo:
Pari opportunità, ma non per i gay
 

 
Moralismo e censura da una che fino a ieri ha mostrato le proprie grazie in tv?

 

schermaglie pre-elettorali

 
Dopo l'uscita di Franceschini (che personalmente reputo abbastanza infelice, non sono questi gli argomenti a cui la sinistra deve appellarsi), e cioè: "Fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guida un Paese deve dare valori positivi", ecco, come prevedibile la dura presa di posizione dei figli.. (dei figli, attenzione, non delle mogli..)- "Non tutto - affermano in una nota - si può sottoporre ad un sondaggio. Alla domanda se un padre sia capace ad educare un figlio, gli unici in grado di rispondere sono i figli stessi. La politica non dovrebbe sconfinare in giudizi relativi al ruolo di padre, che con la politica nulla hanno a che vedere. Riteniamo di essere stati cresciuti ed educati in un ambiente familiare equilibrato e ricco di valori".
Il primo a replicare alla battuta di Franceschini - prima ancora dei figli - era stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bonaiuti: "il rispetto dell'avversario politico è il fondamento della democrazia (quale?) e Franceschini dovrebbe chiedere scusa ai figli di Berlusconi, a Berlusconi e agli italiani". Per un partito che nemmeno sa che cosa s'intenda per rispetto dell'avversario politico, ma che pensa che l'opposizione debba necessariamente non essere tenuta in considerazione in quanto tale (quale opposizione poi ci domanderemo?) direi che è l'ennesima sparata, a cui Franceschini, che ha ormai appreso le tecniche del Premier, ha risposto ritrattando: "Ho visto la reazione indignata di Pier Silvio Berlusconi e mi dispiace che abbia male interpretato le mie parole Se le riascolta vedrà che non ho mai espresso, né lo farò, alcun giudizio su di lui e la sua famiglia. Ho parlato di valori che un uomo pubblico deve trasmettere al paese".

 

il papino

 

 
(...e come sottofondo musica di Nino Rota...)

 

mercoledì 27 maggio 2009

Sonia Sotomayor alla Corte Suprema.

 

Se confermata dal Senato a maggioranza democratica, Sonia Sotomayor prenderà il posto del giudice David H. Souter, diventando la seconda donna eletta alla Corte Suprema e, soprattutto, la prima ispanica.
Nata nel Bronx, nel 1954, da un operaio e da un'infermiera, la Sotomayor si è laureata a Princeton e alla scuola di legge di Yale. Giudice federale nel distretto di New York e giudice d'appello a Manhattan, è molto stimata per la sua cultura giuridica. In un'intervista rilasciata alla Associated Press, alcuni ufficiali della Casa Bianca hanno dichiarato che la Sotomayor porterà più esperienza giuridica all'interno della Corte Suprema, di quanto non abbiamo fatto tutti gli altri giudici eletti negli ultimi settant'anni. La sua nomina ha però già suscitato le critiche dei gruppi conservatori. "Il giudice Sotomayor è un'attivista liberale di prim'ordine, che ritiene che la sua agenda politica personale sia più importante della legge scritta" ha dichiarato Wendy E. Long, consulente legale del Judicial Confirmation Network, un'organizzazione di cittadini che - si legge nel loro comunicato- lavora per promuovere l'elezione di persone altamente qualificate alla Corte Suprema. "Lei pensa che i giudici debbano dettare la politica e che il sesso, la razza, e la provenienza etnica di qualcuno debbano influenzare le decisioni prese dallo scranno", ha concluso.
L'annuncio ufficiale della sua elezione è atteso in giornata dalla Casa Bianca.
 
(Da it.peacereporter.net)

lunedì 25 maggio 2009

sai una cosa...?

 

 
Più mi sento legata a questa situazione e più ho voglia di partire..libera, come te..un lungo viaggio verso il mare..ho voglia di sentire il sole sulla pelle, di tuffarmi sudata tra i flutti...di essere la sola nella spiaggia..come eravamo a Koufunissi...ho bisogno di non pensare e di dimenticarmi di me stessa...forse solo il bagno nel Lete potrebbe aiutarmi...
 

mercoledì 20 maggio 2009

il dischetto del giorno

 
St. Vincent - Actor - 2009

 
I pezzi di questo disco sembrano uscire da un mondo fatato..Ogni brano potrebbe essere il commento sonoro di un film (Il Mago di Oz viene citato in Marrow)..spiazzante e sorprendente..Anne Clark viene da anni di gavetta, come ex-Polyphonic Spree e Sufjan Stevens band, e questo è il secondo album..
 
"Testi di amore (spesso tradito, e non privi di un certo livore) ben si addicono al monologo interiore di Annie, che si immedesima in una versione fatata di sé, imprigionata in un angolo remoto dell’Io, tra memorie e sensazioni."
(Lorenzo Righetto dal sito di indie-rock)
 
"Ambizioni da musical psichedelico, atmosfere elfmaniane/disneyane, fastosi arrangiamenti per fiati e archi che omaggiano Stravinsky, solide basi elettroniche e un filo conduttore nei testi che sembra rimandare a una sorta di concept simbolico e impressionista sulle frustrazioni della donna americana, qualcosa d’incerto fra Sylvia Plath e la “Desperate Housewife”. E le ambizioni trovano un immediato riscontro sul piano della scrittura: tutto in “Actor” è non solo arioso, maestoso, luminoso, ma anche agile, spiazzante, orecchiabile, testimone di un fragile equilibrio, sintomo di uno stato di grazia che rilancia il suo potere ipnotico ogni volta che sei sul punto di ridestarti."
(Simone Coacci dal sito di ondarock)

Una luce

 

 
Lume fioco senza tregua
Fuoco fatuo perpetua
la tenue speranza
di avere sofferto abbastanza
Forse ti spegnerai
Forse risplenderai
Cometa o tiepido sole
Lascerò una luce ad attenderti,
fino a quando il mattino verrà...
Lume fioco, tremolante,
ritrovato diamante
Ti vedo, mi siedo e aspetto...

 

martedì 19 maggio 2009

una tristezza controllata

 

 
La mia
si può
definire
una tristezza
controllata

 
Ma forse un giorno non lo sarà più

 

ferito

Nelle due versioni, Nine inch nails e Johnny Cash...
 

 
I hurt myself today,
to see if i still feel,
I focus on the pain,
the only thing that’s real,

The needle tears a hole,
the old familiar sting,
try to kill it all away,
but I remember everything,

(Chorus)
what have I become,
my sweetest friend,
everyone i know,
goes away in the end,

and you could have it all,
my empire of dirt,
I will let you down,
I will make you hurt,

I wear this crown of thorns,
upon my liars chair,
full of broken thoughts,
I cannot repair,

beneath the stains of time,
the feelings dissapear,
you are someone else,
I am still right here,

What have I become,
my sweetest friend,
everyone I know,
goes away in the end,

and you could have it all,
my empire of dirt,
I will let you down,
I will make you hurt,

if I could start again,
a million miles away,
I will keep myself,
I would find a way
 

 
Ferito

Oggi mi sono ferito da solo,
Per vedere se ero ancora in grado di sentire,
Mi sono concentrato sul dolore,
la sola cosa reale,

l’ago fa un buco
la vecchia familiare puntura
che cerca di eliminare ogni cosa
ma io ricordo tutto,

(Chorus)
Cosa sono diventato?
mio dolce amico
tutti quelli conosco
sono andati via alla fine

e potresti avere tutto
il mio impero di fango
Ti abbandonerò
Ti farò star male

Ho portato questa corona di spine
sulla sedia di coloro che mi mentono
pieno di pensieri interrotti
(che) non posso riparare

sotto le macchie del tempo
i sentimenti scompaiono
tu sei qualcun altro
Sono ancora qui

Cosa sono diventato?
il mio più caro amico
tutti quelli che conosco
sono andati via alla fine

e potresti averlo tutto
il mio impero di fango
Ti porterò in basso
Ti farò male

Se potessi ricominciare
a un milione di miglia da qui,
mi controllerei,
troverei un modo.

 

il caro andrea uccello

 

 
Andrew Bird non si è risparmiato ieri sera al Musicdrome..si è presentato da solo sul palco..chitarra, fischio, stratificazioni di loop del suo violino, mettendo in scena riarrangiamenti e variazioni spesso sostanziali delle versioni dei brani su disco. Devo tuttavia osservare che mentre ho trovato abbastanza gradevole la prima parte, con l'andare del tempo, la mancanza di un gruppo alle spalle, oltre ad un certo compiacimento per il proprio modo di fare musica, ha decisamente fatto salire in me la noia..
Per gli amanti del genere e cioè cantautorato indie americano consiglio comunque tre album:
 
The Mysterious Production Of Eggs - 2005

 
Armchair Apocrypha - 2007

 
Noble Beast - 2009

 

lunedì 18 maggio 2009

il biscione è di nuovo campione

 

 

 
Se non fosse che l'umore non è dei migliori..anzi..direi proprio sotto terra..direi che per una tifosa come me questa sarebbe una gioia bellissima..Grazie ancora ragazzi..

venerdì 15 maggio 2009

Il sapore della cenere

 

 

la prima impressione è quella che conta

Con la recente esplosione del numero dei profili presenti su Facebook e su altri social network, assistiamo, fra le altre cose, anche al cambiamento dei modi con cui gli individui possono incontrarsi e formarsi “prime impressioni” gli uni degli altri. E’ sempre più comune infatti che il profilo su Facebook, ma anche la pagina personale, il blog, precedano l’incontro faccia a faccia e diventa di estremo interesse capire se, in che misura e in che modo lo condizionano e se possono essere individuate delle analogie nelle prime impressioni che si formano on line e off-line.
Weisbuch e colleghi hanno pubblicato un piccolo studio su questo argomento sull’ultimo numero del Journal of Experimental Social Psychology. La procedura è consistita nel far chiacchierare dal vivo per 4 minuti 37 studenti con una persona che essi pensavano fosse un altro partecipante e che invece era un assistente dei ricercatori. L’assistente ha poi valutato quanto gli fosse sembrato gradevole lo studente con cui aveva brevemente chiacchierato.
Nel frattempo altri 10 studenti giudicavano i profili facebook di proprietà dei 37 di cui sopra.
I risultati hanno evidenziato che i partecipanti che erano stati giudicati più gradevoli dal vivo tendevano a essere giudicati più gradevoli, da valutatori diversi, anche sulla base della loro pagina di Facebook. Inoltre un’analisi degli indizi utilizzati per esprimere i giudizi ha mostrato che dal vivo erano giudicati più gradevoli i partecipanti maggiormente espressivi da un punto di vista non verbale (espressioni facciali e tono di voce) e su Facebook quelli che presentavano molte foto nel profilo.
Lo studio naturalmente è embrionale, ma è suggestivo di alcune considerazioni.
1) chi tende all’espressività non verbale lo fa sia quando chiacchiera con qualcuno dal vivo che quando “vive” e popola di sé il suo profilo su internet.
2) le pagine personali possono contenere valide informazioni sull’amabilità in real life dei loro “proprietari”. In altre parole, guardando un profilo su facebook ci si possono fare delle prime impressioni di amabilità piuttosto “coerenti” e attendibili. Questo non vuol dire che siano esenti da errori, ma che hanno un’attendibilità simile a quelle che si formano faccia a faccia. Come a dire che di cantonate se ne prendono di pesanti anche off-line.
3) i criteri di giudizio che si utilizzano per stabilire rapidamente se una persona ci piace o no sono simili, in particolare l’espressività non verbale sembra essere particolarmente legata, in entrambi i setting, al giudizio di gradevolezza alla prima impressione. L’importanza delle numerose fotografie su facebook è interessante: mi piaci di primo acchito quanto più ti esponi (indizio di qualità del carattere) o mi piaci quante più cose di te ho potuto vedere (simulacro di conoscenza/confidenza)?

Giulietta Capacchione da psicocafe.blogosfere.it

giovedì 14 maggio 2009

BERLUSCONI: SI ATTIVA COMITATO PER NOBEL, PRESTO LETTERA A TUTTI PARLAMENTARI

Roma, 13 mag. (Adnkronos) - Il premio Nobel per la pace a Silvio Berlusconi "per il suo impegno umanitario in campo nazionale ed internazionale". E' l'obiettivo del Comitato per la candidatura del presidente del Consiglio al prestigioso premio, costituito il 30 aprile scorso e guidato dall'avvocato Emanuele Verghini, da Giammario Battaglia, che del Comitato e' il portavoce, e da Valerio Cianciulli, tutti e tre provenienti dal Movimento dei Popolari-liberali di Carlo Giovanardi.

Il 26 maggio prossimo, davanti a palazzo Chigi o in Piazza del Popolo (la 'location' e' ancora da stabilire), partira' la campagna di adesione all'iniziativa. Intanto pero', entro la fine di questa settimana "sara' spedita una lettera a tutti i parlamentari di maggioranza e opposizione, a tutti i candidati alle prossime europee ed ai consiglieri regionali e provinciali del Lazio e ai consiglieri capitolini", spiega all'ADNKRONOS Battaglia.

Perche' una candidatura al Nobel per il Cavaliere? "Ha rinsaldato -viene spiegato tra l'altro nella lettera che sta per partire alla volta dei 'palazzi della politica- il legame con gli Stati Uniti, ha mediato nella crisi in Georgia dell'agosto 2008, e tra Usa e Libia; ha svolto un ruolo riconosciuto e autorevole per giungere a una pace duratura tra Israele e palestinesi; ha ricreato tra Stati Uniti e Federazione Russa lo stesso clima di dialogo e di amicizia che era sfociato nel vertice di Pratica di Mare del 2003 e che pose definitivamente fine alla Guerra Fredda". Il 16 gennaio prossimo il Comitato inviera' formalmente la candidatura di Berlusconi all'Istituto Nobel.
da Libero-News.it
 
gatto che ride

la stupidità

 

 
Mentre il nostro governo approva il "pacchetto sicurezza", ecco un brano, sulla paura dell'altro, del diverso da noi..una denuncia schietta nei confronti della società in cui viviamo. Come scrive la rivista LostHightways: "Onore a questo rock che vede e non volta le spalle."
Buon ascolto.
 

mercoledì 13 maggio 2009

Finalmente una certezza...

 

 
"la polvere non peggiora più dopo i primi quattro anni"
Quentin Crisp

 

Forse non sapete tutti che durante gli anni ottanta e novanta Crisp guadagnò una fama a livello mondiale grazie al fatto che Sting gli dedicò la canzone "Englishman In New York". La canzone fu scritta non molto tempo dopo dell'arrivo di Crisp a New York. Nel 1986 Sting fece visita a Crisp nel suo appartamento e si fermò a cena e per i successivi tre giorni ad ascoltare Crisp che raccontava cosa significasse vivere in una Gran Bretagna omofobica tra gli anni venti e sessanta, per un omosessuale. Sting rimase scioccato e decise così di dedicargli la canzone. Nel 1995 Boy George, nella sua biografia Take It like a man, parlò di come si sentisse vicino a Crisp nel periodo della sua infanzia, poiché come giovane gay si trovava ad affrontare gli stessi problemi di un ambiente omofobico.
 

lunedì 11 maggio 2009

estate, autunno, inverno



 
« È un motivo per alzarmi al mattino. È un motivo per dimagrire, per entrare nel vestito rosso. È un motivo per sorridere, per pensare che il domani sarà bello. Che cos'altro ho, Harry? »
(Sara Goldfarb)
 

 
La libertà persa è un anticipo di morte o un accomodarsi alle regole del mondo, dopo aver perso la battaglia per ciò che si desiderava realmente dalla vita. La tossicità altera il reale e lo pervade, l’effetto è quello che la distorsione nella sua percezione attraversa tutti i protagonisti del film che, sebbene individuino i propri fini esistenziali, sono troppo deboli per poterli raggiungere.
 

 
La percezione netta dell’essenziale è ciò che manca ai protagonisti del film. Questa consapevolezza affiora solo come il miraggio di un sogno interrotto, ad esempio nei pochi momenti di lucidità che il protagonista maschile sperimenta tra un buco e l’altro. La distorsione dello spazio e del tempo rimanda come un’analogia a quella dei fini.
I mezzi del benessere diventano fini a sé stanti e ne chiudono la ricerca in una continua fagocitazione del sé fino all’annullamento (è il caso della droga per il figlio ed è il caso della dieta seguita dalla madre per essere in perfetta forma di fronte al miraggio delle telecamere di uno studio televisivo).
 
Gregorio Sorgonà fondatore, con Chiara Orlandi, del sito CONTROREAZIONI, interamente dedicato al cinema.
 

 
Da sottolineare l'assenza della stagione che chiuderebbe il ciclo, la primavera, con il tradizionale significato di rinascita che porta con sé. Questa mancanza è scelta dell'autore, che decide di lasciare i personaggi - come anche il titolo lascia presagire - senza speranza. Con il sapiente utilizzo della colonna sonora, composta da Clint Mansell (coadiuvato dai Kronos Quartet), la pellicola diventa un amaro affresco della condizione dell'uomo, sempre più solo e senza scampo.

martedì 5 maggio 2009

sara in salumeria

 

 
Ragazza minuta, vestita come, se non peggio di Arisa, si è presentata sul palco con quella che sembrava una band di amish (impeccabile il pianista nella sua lunga barba, con giacca e cravatta scure)... violoncello, piano e chitarra...Voce cristallina e senza mai nemmeno una sbavatura..superiore di certo a tante nostre connazionali che si improvvisano cantautrici, tuttavia mi aspettavo quell'energia in più che la differenziasse in un genere indie dove tutti i pezzi si trascinano abbastanza uguali..
 

pop

 

 
Berlusconi ha recentemente affermato di essere il leader politico più amato del pianeta. La sua popolarità sarebbe in Italia attorno al 75%. Si tratta come al solito di sondaggi privati i cui dati sono diffusi dal Cavaliere ad uso e consumo della propria campagna di autoadulazione. L’ultima in ordine cronologico questa un po’ patetica del suo essere più amato di Obama. Una di quelle cose che quando la ascolti (io almeno) vieni pervaso da una subitanea tristezza bifronte. Per quell’uomo che parla senza smettere di sorridere e per te che lo stai ascoltando. Detto questo, Lo Scorfano ha trovato un sondaggio analogo a quello privato di Berlusconi, commissionato solo un mese fa da France24 e dall’Herald Tribune sulla popolarità dei leader mondiali. Dai numeri pubblici di questo sondaggio Berlusconi naviga nelle retrovie e nei sei paesi in cui è stato effettuato viaggia con una popolarità bassina, attorno al 17%. Solo in Italia tale valore si impenna arrivando al 38%. Che rimane però circa la metà di quanto da lui stesso dichiarato.

Da Mantellini.it

lunedì 4 maggio 2009

in tempo di elezioni...

 
Ecco alcuni slogan elettorali che appaiono sicuramente più realistici.. Ringraziamo Carlo Miccio per l'elaborazione fotografica...
 

 

 

c'era ancora qualcuno che aveva qualche dubbio?

 

 

Kelly McGillis – la bionda che faceva innamorare Tom Cruise nel film culto dei teen degli anni ‘80 Top Gun – ha fatto coming out. Intervistata dal sito Shewired ha dichiarato:

“Ormai mi è tutto chiaro, sono lesbica, e il mio prossimo partner sarà senza alcun dubbio una donna. Accettare la mia omosessualità è stato un percorso molto lungo e faticoso. Ma ora sono serena, pronta a cominciare una nuova vita, anche professionale”.

L’attrice, che ora ha cinquantun’anni, due matrimoni e due divorzi alle spalle, ha detto di aver capito di essere lesbica fin da quando aveva dodici anni. Le auguriamo ogni bene, nella serenità di aver trovato la propria dimensione.

impiccata

 

 
Roma, 2 maggio. (Adnkronos/Ign) - "Mamma, mi stanno impiccando. Ti prego, salvami". Sono queste le ultime, disperate parole di Delara Darabi, la pittrice 23enne impiccata ieri mattina in una prigione nel nord dell'Iran, pronunciate durante una brevissima telefonata ai genitori. Poco dopo l'appello, un funzionario del carcere di Rasht le ha strappato di mano il telefono, dicendo: "Stiamo per giustiziare vostra figlia e non c'è nulla che possiate fare".

Delara è stata condannata a morte per l'omicidio di un parente avvenuto nel 2003 quando aveva 17 anni. La pena capitale è stata eseguita nonostante fosse stata accordata, il 19 aprile scorso, una sospensione di due mesi, grazie alle pressioni internazionali.

La ragazza, in carcere da cinque anni, aveva inizialmente confessato l'omicidio, ritrattando poi e accusando il compagno di essere l'autore materiale del delitto. Nel 2006 Amnesty International aveva lanciato una campagna per salvarle vita. Secondo l'organizzazione per i diritti umani, il processo terminato con la condanna a morte è stato iniquo, non avendo i giudici preso in considerazione prove che avrebbero potuto scagionarla dall'accusa di omicidio.

L'impiccagione, si legge sul sito web di Amnesty, ''è avvenuta senza che l'avvocato di Delara Darabi ne fosse stato messo a conoscenza, nonostante la legge preveda che i legali dei condannati a morte debbano essere informati 48 ore prima dell'esecuzione''. Per l'organizzazione, ''si è trattato di una mossa cinica delle autorità iraniane per aggirare le pressioni nazionali e internazionali che avrebbero potuto salvare la vita di Delara Darabi''.

Quella di Delara Darabi è stata la 140esima esecuzione in Iran dall'inizio dell'anno, la seconda nei confronti di una donna e la seconda nei confronti di un minorenne al momento del reato. L'Iran ha messo a morte almeno 42 minorenni dal 1990, in totale disprezzo degli obblighi internazionali che stabiliscono il divieto assoluto di mettere a morte persone per un reato commesso quando avevano meno di 18 anni.