In genere non leggo e non cito più Hermann Hesse da tanti anni. Lo reputo uno scrittore adolescenziale, non certo per sminuirlo, ma in quanto tratta temi assoluti come l’amore e l’amicizia in un modo che solo gli adolescenti possono capire.
Questo piccolo racconto però me lo porto dietro da tanti anni.. vorrei donarlo a chi ama. o a chi pensa di amare..
C’era un innamorato che amava senza speranza.
Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d’amore l’avrebbe consumato.
Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco,
il torrente per lui non frusciava,
l’arpa per lui non suonava,
tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria .
Ma il suo amore cresceva,
e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi
piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava.
Sentì allora che il suo amore aveva bruciato in lui ogni altra cosa,
e l’amore divenne,
potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire,
venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé.
Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata,
e con un brivido egli sentì e vide che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto.
Era davanti a lui e gli si arrendeva,
cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva incontro in nuovi colori,
fresco e splendido, gli apparteneva,
parlava il suo linguaggio.
E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva
tra le braccia il mondo intero,
e ogni stella del cielo ardeva in lui
e scintillava voluttà nella sua anima.
Aveva amato e amando aveva trovato se stesso.
Ma i più amano per perdersi.
mercoledì 10 dicembre 2008
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