lunedì 19 gennaio 2009

Buried alive in the blues
(Port Arthur, 19 gennaio 1943 – Los Angeles, 4 ottobre 1970)

Janis Joplin appartiene alle grandi vite bruciate dal rock. Ma mai come in questo caso si può parlare di una commistione pressoché totale tra vita e musica. Janis Joplin è poco più che la sua voce e la sua disperazione. Accompagnata da vari complessi (Big Brother & The Holding Company, Kozmic Blues Band e per ultima la Full-Tilt Boogie Band) nel corso della sua (breve) carriera si è servita del blues-rock come mezzo più fruibile e immediato (e anche più adatto) per dar sfogo alle sue frustrazioni, al suo essere incompresa e alla sua insoddisfazione, dando vita a performance incendiarie, ululanti, con la voce che si piega, si rabbonisce, sbraita, si fa dolce, è sempre sul punto di morire, ma continua a gridare, struggente, melodrammatica, autocompiaciuta. E' la voce di chi si sente sola, di chi in quel corpo c'è finita per sbaglio.
Nessuno poteva resistere a quella voce, e il pubblico e la critica di Monterey furono il contesto adeguato perché la voce e la presenza scenica di quella ragazza venuta dal Texas fossero riconosciute e apprezzate. Da quel momento la scalata nel firmamento rock fu quasi immediata: Joplin fu la prima donna a infrangere la cultura "prevalentemente maschile" che troneggiava nel mondo del rock. Nel 1968 incise Cheap Thrills, secondo album del gruppo (tra i brani una cover di Summertime di Gershwin e Piece of my Heart) che entrò velocemente nella classifica di Billboard, raggiungendo il n. 1 e mantenendo tale posizione per otto settimane.
L'anno seguente si mise in proprio scegliendo un nuovo gruppo d'accompagnamento, la Kozmic Blues Band, con il quale pubblicò l'album I Got Dem Ol' Kozmic Blues Again Mama! in cui la Joplin fa mostra della propria grandezza di performer e in alcuni brani raggiunge vette interpretative da brivido (Kozmic blues, Little girl blue, Maybe, Work me Lord). Poi cambiò ancora gruppo scegliendo la Full-Tilt Boogie Band: l'album Pearl fu pubblicato postumo nel gennaio 1971, entrò subito in classifica al n. 1 mantenendo tale posizione per 9 settimane. Il primo singolo tratto dall'album fu Me and Bobby McGee che raggiunse il primo posto nella classifica dei singoli, ma vi sono altri brani di rara bellezza e intensità, Cry baby, Get it while you can, Mercedes Benz, Trust me, My baby. Pearl è il testamento di una grande performer, un'artista unica, irripetibile, tutt'ora riconosciuta come la più grande cantante bianca di blues di tutti i tempi. Il 4 ottobre 1970 Janis Joplin fu trovata morta nella stanza di un motel di Los Angeles, stroncata da una overdose di eroina in seguito alla quale cadde a faccia in terra rompendosi il volto. Riconosciuta e ricordata per la sua grandezza e unicità di performer, nel 1995 e' stata inserita nella Rock and Roll Hall of fame e nel 2005 è stata insignita del Grammy Award alla carriera.

2 commenti:

lozirion ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
lozirion ha detto...

Bè, che dire? Janis Joplin è stata unica, non ci sono altre parole.... una vita dedicata alla musica, e una musica che parlava della vita....

Oggi avrebbe compiuto 65 anni, peccato che sia entrata a far parte del club 27....

Ps. complimenti x il blog! se ti va prova a passare sul mio e dimmi che ne pensi.... ;)

ciaoooooooooooo