giovedì 28 maggio 2009

schermaglie pre-elettorali

 
Dopo l'uscita di Franceschini (che personalmente reputo abbastanza infelice, non sono questi gli argomenti a cui la sinistra deve appellarsi), e cioè: "Fareste educare i vostri figli da quest'uomo? Chi guida un Paese deve dare valori positivi", ecco, come prevedibile la dura presa di posizione dei figli.. (dei figli, attenzione, non delle mogli..)- "Non tutto - affermano in una nota - si può sottoporre ad un sondaggio. Alla domanda se un padre sia capace ad educare un figlio, gli unici in grado di rispondere sono i figli stessi. La politica non dovrebbe sconfinare in giudizi relativi al ruolo di padre, che con la politica nulla hanno a che vedere. Riteniamo di essere stati cresciuti ed educati in un ambiente familiare equilibrato e ricco di valori".
Il primo a replicare alla battuta di Franceschini - prima ancora dei figli - era stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Bonaiuti: "il rispetto dell'avversario politico è il fondamento della democrazia (quale?) e Franceschini dovrebbe chiedere scusa ai figli di Berlusconi, a Berlusconi e agli italiani". Per un partito che nemmeno sa che cosa s'intenda per rispetto dell'avversario politico, ma che pensa che l'opposizione debba necessariamente non essere tenuta in considerazione in quanto tale (quale opposizione poi ci domanderemo?) direi che è l'ennesima sparata, a cui Franceschini, che ha ormai appreso le tecniche del Premier, ha risposto ritrattando: "Ho visto la reazione indignata di Pier Silvio Berlusconi e mi dispiace che abbia male interpretato le mie parole Se le riascolta vedrà che non ho mai espresso, né lo farò, alcun giudizio su di lui e la sua famiglia. Ho parlato di valori che un uomo pubblico deve trasmettere al paese".

 

Nessun commento: