Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un'immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno. Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende, su uno dei primi vetri della finestra ci alitavo sopra. E con un dito disegnavo una "porta". Per questa "porta" uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome "Pinzón"... Attraverso la "O" di Pinzón entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra, dove la mia "amica immaginaria" mi aspettava sempre.
domenica 20 settembre 2009
Aspetto felice la partenza e spero di non tornare mai più.
Dovevo avere sei anni, quando vissi intensamente un'immaginaria amicizia con una bambina della mia età più o meno. Sulla vetrata di quella che allora era la mia stanza, e che dava su Calle Allende, su uno dei primi vetri della finestra ci alitavo sopra. E con un dito disegnavo una "porta". Per questa "porta" uscivo nella mia immaginazione, con grande gioia e in fretta, attraverso tutto lo spazio che si vedeva, fino a raggiungere una latteria di nome "Pinzón"... Attraverso la "O" di Pinzón entravo e scendevo fuori dal tempo nelle viscere della terra, dove la mia "amica immaginaria" mi aspettava sempre.
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frida kahlo
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2 commenti:
necessita di verificare:)
cosa bisogna verificare? se aveva davvero un'amica immaginaria? o se ce l'abbiamo anche noi?...;)
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