martedì 29 settembre 2009

l'abbraccio


La figura dell'abbraccio va oltre il corteggiamento, oltre il galateo. Fondamentalmente implica la congiunzione e il possesso. Implica il compromesso totale della mescolanza umana: l'amore e l'oblio, la vita e la morte. Non esistono abbracci per promettere, per salutare, per corteggiare, per divertirsi: esiste un unico abbraccio per affrontarsi, per fondersi con l'altro, per inabissarsi nella vita e nella morte. Innumerevoli testi di tango prolungano questo profondo e radicale abbandono già riversatosi nella danza... Una geometria di linee e di volumi che comincia con io avanzo con un piede e la donna retrocede con il suo o viceversa con il passo base. In tutte le figure l'equilibrio, nessuno scontro, i corpi che danzano a ritmo. Dall'altra parte il contatto è totale, tutte le zone del corpo comunicano tra loro. E' molto di più che camminare insieme: è ballare abbracciati, un gesto sentito in ogni movimento della danza. Nel tango non possiamo essere spettatori dell'altro: agiamo con l'altro in modo reciproco. Ecco perché probabilmente ebbe più importanza il ballare bene che non la bellezza visibile dei corpi.
 
 
Grazie a tumbergia.splinder.com

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