martedì 13 ottobre 2009

l'anatra, la morte e il tulipano

 


Già da molto tempo l’anatra aveva come un presentimento. «Chi sei? E perché mi strisci alle spalle di soppiatto?». «Bene, finalmente ti accorgi di me» disse la Morte. «Sono la Morte». L’anatra si spaventò. Non la si può certo rimproverare per questo. «E adesso vieni a prendermi?».
E’ la storia di questa piccola anatra che incontra la Morte, impara a convivere con lei e ad accettarla e piano piano riesce a diventare sua amica.

La cosa inattesa è che la Morte non è quella terribile, oscura e minacciosa entità... E’ una cosa piccolina con un cappotto a quadretti, un teschio troppo grande... seria e tenera... che non ha risposte alle domande dell’anatra.
«Certe anatre dicono anche che nelle viscere della terra c’è l’inferno, dove si finisce arrostite se non ci si e comportate da brave anatre». «E’ sorprendente cosa vi raccontate voi anatre. La verità e che non lo sa nessuno.»

(L’ANATRA, LA MORTE E IL TULIPANO - di Wolf Erlbruch - Edizioni e/o)

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