Ieri ho visto questo filmetto di Danny Boyle. Carino, perchè mostra l'India da un punto di vista diverso e non come al solito la meta d'arrivo di chi cerca se stesso...Anche se non racconta nulla della cultura e delle tradizioni indiane, ma ci porta in tour attraverso una serie di stereotipi...L'ho trovato anche un po' troppo furbetto nel dare allo spettatore proprio quello che lo spettatore vuole...una storia di emarginazione e soprusi, sempre in bilico tra favola e dramma, tra burla e violenza, tra reale e surreale, che poi prende la direzione del romanticismo esasperato. Ho trovato anche alcuni personaggi psicologicamente poco credibili...il cambiamento repentino del fratello stronzo sembra giocato apposta per portare il film ad un lieto fine..ed il protagonista che è simpatico, intelligente, randellato dalla vita ma tenace, sofferente ma sobrio, è votato al successo avendo solo meriti e nessuna colpa anche transitoria. I personaggi veri non sono fatti così. Certo, non si può dire che il film non commuova, ma lo fa con meccanismi sleali...
Freida Pinto è comunque di una bellezza stratosferica....
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