sabato 26 dicembre 2009

Blatta

 

Con solo un anno di ritardo scopro questo magnifico autore che porta il nome di Alberto Ponticelli. Credo che andrò subito a cercarmi questo Blatta, mi darà sicuramente nuova ispirazione, d'altra parte si sa del mio amore per le cose schifose e claustrofobiche...



Un futuro alienante è il mondo descritto da Blatta. La clonazione ha permesso l’immortalità degli uomini. L’unico obiettivo che è possibile e giusto avere è: la produttività, il lavoro. Nessun contatto umano, nessuna emozione. Sono tutti intrappolati nelle loro stanze, nelle loro tute e nelle loro menti, sono tutti scarafaggi rinchiusi, tutte blatte…ma come tutti gli insetti prima o poi qualcuno scappa, uno di loro si ribella.

Di Ponticelli è anche il manifesto per fumetti in tv che si è svolto a settembre a Treviso e che aveva come tema le città future.


Il sito di Ponticelli è www.albertoponticelli.com.
Recensione di Blatta su www.comicsblog.it.

 

7 commenti:

ponticelli ha detto...

wow,grazie per le belle parole, spero ti sia piaciuto!
a presto,ciao!

Lucy ha detto...

Grazie a te per essere venuto a trovarmi..appena ho un po' di tempo prometto che ti scrivo in maniera più dettagliata riguardo a Blatta...ps: ho visto che sei stato presente anche alla mostra di Puck...

ponticelli ha detto...

ebbene si,ero là perchè ho contribuito tempi mooolto addietro con qualche storia e altro.eri alla mostra?

Lucy ha detto...

sì..non all'inaugurazione, ma c'ero...ho parlato anche a lungo con il ragazzo del don Gallery che ha messo a disposizione la sua casa per l'esposizione,...dovrebbero esserci più mostre monografiche o che valorizzino il nostro patrimonio fumettistico...a livello underground e non...non riesco più a capire se sia mancanza di spazi, troppi costi e cavilli burocratici per l'organizzazione o che altro...

ponticelli ha detto...

è tutto l'insieme, ed è anche un tipico atteggiamento italiano che punta a distruggere tutto senza dare importanza a ciò che potrebbe essere "diverso", salvo poi recuperarlo se lo stesso viene magari esaltato all'estero.
siamo un popolo che si crogiola nella sudditanza e nella mancanza di lucidità e lungimiranza.
ma qualcuno che lotta in prima linea per fortuna c'è ancora.

Lucy ha detto...

già, hai colto perfettamente...il tuo discorso mi ricorda un po' quello di manuel agnelli dell'altra sera, alla presentazione di "milano vista da lontano". e poi (per lo meno qui a milano) c'è anche quella cosa assurda che tutto ciò che è alternativo finisce per essere di nicchia e d'elite, invece di essere solo alternativo alla cultura dominante...

ponticelli ha detto...

purtroppo la milanesità (che anche io subisco vivendoci) vuole sempre che l'immagine sia preponderante alla sostanza, e così la diversità è retaggio di snob autocelebrativi, che sgonfiano di ogni sostanza i loro modi di procedere.
in questo senso a milano funziona meglio la normalità di chi proviene dal basso, una base che forse un giorno prolificherà dando vita a cose nuove.
nel frattempo,godiamoci la morte di milano ,la chiusura dei locali,il silenzio dopo le 23 e tutti in casa a tirar di coca davanti alla tv