A volte mi chiedo quanto ti cambi far parte di una minoranza...cioè, non è solo il solito discorso di essere discriminati in quanto minoranza, ma anche il fatto ad esempio che non ci siano modelli a cui rifarsi...cosa che da un certo punto di vista può essere molto creativa perchè in questo modo si possono inventare tutti i modelli che si vogliono...e lo sa bene il mercato...che però si attiene sempre ai modelli accettati dalla società e se osa di più è solo ed esclusivamente per motivi di business...Tuttavia se uno cerca dei modelli non è che è sempre in grado di inventarne di nuovi...insomma..non è che tutti possono guidare la società con le proprie scelte...Ma allora il mercato può essere utile, nonostante i biechi fini, a rendere familiare una realtà poco conosciuta? Certo che dipende sempre da quale mente illuminata propone tali modelli...
Ad esempio, in tv vediamo sempre omosessuali che sembrano usciti dal Vizietto (con tutto il rispetto per il mai dimenticato Michel Serrault che fra l'altro adoro, ma sono passati più di 30 anni da quel film) lamentosi e scheccanti, oppure baffuti super muscolosi (ed è già tanto); certo che la normalità non fa notizia, ma essere sempre associati a fenomeni da baraccone allontana lo spettatore medio dall'identificazione proiettiva...Per non parlare delle lesbiche che invece subiscono per lo più l'immaginario maschile...e comunque puoi essere lesbica basta che tu vada anche con gli uomini...Una menzione a parte per la trans...sempre associata alla prostituzione, o alla droga (per fare sesso con le trans bisogna assumere cocaina sembrano insegnarci Marrazzo e C., e non pensate che me ne sia dimenticata, anche se ora non se ne parla più)...Io continuo a pensare che ci sia solo tanta ignoranza...Nel call center dove ho lavorato per più di dieci anni si conviveva tutti appassionatamente, gay, etero, lesbiche, trans, gente delle più disparate etnie e quant'altro che adesso non sto a dire...Alla fine quel lavoro così alienante ci aveva reso tutti complici, e vi assicuro che nessuno è mai stato discriminato, finchè c'ero io, per lo meno, a dirigere la baracca...
Ad esempio, in tv vediamo sempre omosessuali che sembrano usciti dal Vizietto (con tutto il rispetto per il mai dimenticato Michel Serrault che fra l'altro adoro, ma sono passati più di 30 anni da quel film) lamentosi e scheccanti, oppure baffuti super muscolosi (ed è già tanto); certo che la normalità non fa notizia, ma essere sempre associati a fenomeni da baraccone allontana lo spettatore medio dall'identificazione proiettiva...Per non parlare delle lesbiche che invece subiscono per lo più l'immaginario maschile...e comunque puoi essere lesbica basta che tu vada anche con gli uomini...Una menzione a parte per la trans...sempre associata alla prostituzione, o alla droga (per fare sesso con le trans bisogna assumere cocaina sembrano insegnarci Marrazzo e C., e non pensate che me ne sia dimenticata, anche se ora non se ne parla più)...Io continuo a pensare che ci sia solo tanta ignoranza...Nel call center dove ho lavorato per più di dieci anni si conviveva tutti appassionatamente, gay, etero, lesbiche, trans, gente delle più disparate etnie e quant'altro che adesso non sto a dire...Alla fine quel lavoro così alienante ci aveva reso tutti complici, e vi assicuro che nessuno è mai stato discriminato, finchè c'ero io, per lo meno, a dirigere la baracca...
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