mercoledì 27 gennaio 2010

la cucina dell'anima

 

Abbiamo tutti i bisogni primari del piacere: cibo, sesso, alcool e una colonna sonora favolosa (passando per il mal di schiena del protagonista).
Il film mescola funky e rythm & blues con hip hop, “rebetiko” greco e di Hans Albers, uno dei più popolari attori-cantanti tedeschi degli anni ‘30 e ‘40) e un bel lieto fine..chi l'avrebbe mai detto che Fatih Akin sarebbe riuscito pure a far ridere?
 

 
Si tratta di una commedia che si richiama, come afferma il cineasta stesso, allo "heimat film, un genere cinematografico tedesco degli anni ’50. E’ una storia che parla di casa, intesa come luogo della famiglia e degli amici…avevo voglia di realizzare un film sul concetto di casa, non come luogo definito da una nazionalità tedesca o turca che sia, non come un luogo geografico, ma come condizione esistenziale e come stato mentale". In effetti, l’intera vicenda ruota intorno al ristorante che dà il titolo al film e ai personaggi che bene o male ci hanno a che fare. Le scelte di Akin sono decisioni di stile, perché l’originalità è il tratto distintivo di Soul Kitchen, che, anche quando sfocia nel surreale e nel grottesco, non perde la propria radicazione nella realtà.
 


 
Gli affetti, l’amicizia, la solidarietà, l’amore, il riscatto sociale, il mantenimento delle proprie tradizioni, l’integrazione: tutto si mescola in una Amburgo vivace e affascinante che non è solamente ambientazione, ma elemento fondante del film.
 

 
L’estro della sceneggiatura, che mette in campo anche alcuni elementi autobiografici (l’ernia del disco e il singolare osteopata turco che risolve in modo brutale ed efficace il problema), si sposa con un ritmo veloce e un montaggio serrato, con una macchina da presa che non molla mai i personaggi, ma li insegue ovunque, e con un impiego "drammaturgico" della luce. La colonna sonora è essenziale al film di Akin, che utilizza una regia davvero musicale e soul. In ultimo, vale soffermarsi sulla incredibile galleria di personaggi, fra i quali spiccano il comico ristoratore Zinos, l’astorico costruttore di barche Sokrates e lo chef mentore Shayn.

(Angelica Tosoni, www.spaziofilm.it)
 

 
Tracklist

cd 1
1. Rated X / Kool & The Gang
2. Hicky Burr / Quincy Jones
3. I Don't Know / Ruth Brown
4. Brown Bag / Ivan "Boogaloo Joe" Jones
5. We Got more soul / Dyke & the Blazers
6. Get The Money / Mongo Santamaría
7. Don’t dio it / Syl Johnson
8. (Ain't That) Good News / Sam Cooke
9. Get down / Curtis Mayfield
10. To Sxoleio / Olympians - Pasxalis
11. I want to be your man / Roger
12. The creator has a masterplan / Louis Armstrong
13. It's Your Thing / The Isley Brothers
14. Disko / Jan Delay

cd 2
1.Walking in Dub / Burning Spear
2.Soundhaudegen / Jan Delay Feat Sillywalks
3.Frangosiriani / Locomondo
4.Manolis / Shantel
5.Mission of Love / Love Ravers
6.Sing Song Girl / Er France
7.Moon Shayn / Bad Boy Boogiez
8.Arcilla / Steven Pfeffer
9.To Blues Tou Paliokaravou / Pavlos Sidiropoulos
10.Steve’s La Paloma / Steve Baker
11.Sisters Keepers / Turtle Bay Country Club
12.Gang & Gäbe / Mo'Rich & Dennis Depri
13.Das Letzte Hemd / Hans Albers

 

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