giovedì 10 giugno 2010

Fatemi domande birichine...
(Sempre le stesse cose II)

 

TORINO - Un Silvio Berlusconi come sempre a tutto campo, quello che si presenta - tra gli applausi - sul palco torinese di Confindustria. Il premier, con una mossa a sorpresa, straccia le 26 pagine del suo discorso, e dice alla platea di voler trasformare il suo intervento in un botta e risposta con i suoi interlocutori: "Fatemi domande birichine", chiede agli imprenditori presenti (tra cui Umberto Agnelli). Ne segue un fiume di dichiarazioni sugli argomenti più vari, con alcuni passaggi destinati a fare impennare la polemica politica: come quello in cui il capo del governo definisce "di ispirazione sovetica" alcuni passaggi della nostra Costituzione.

Un'opinione che non può certo passare inosservata. Ma il presidente del Consiglio parla anche d'altro: dall'annuncio di una "Maastricht del Welfare" nel semestre di presidenza italiana della Ue, alla difesa dei "pianisti" in Parlamento; dalla futura abolizione dell'Irap al fatto che la Camere saranno convocate già la prossima settimana per esprimersi sull'invio di truppe in Iraq.

La Costituzione "sovietica". Ecco le precise parole di Berlusconi: "Mi sono più volte anche pubblicamente lamentato, del fatto che la nostra legge fondamentale dà alle imprese poco spazio". E ancora: "La formulazione dell'articolo 41 e seguenti risente delle implicazioni sovietiche che fanno riferimento alla cultura e alla costituzione sovietica da parte dei padri che hanno scritto la Costituzione". Lui non cita il contenuto dell'articolo 41; ma per i lettori che vogliono farsi un'idea, riportiamo il testo integrale: "L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali".

Per leggere il resto dell'articolo di repubblica...

 

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