Insomma, un modo assai indelicato e assolutamente uncorrect di affrontare un argomento che, volenti o nolenti, sta un po' a cuore a tutti. Sì, certo, a tratti si ride, ma non è il fulcro del film la risata... bensì l'illusione di poter controllare il momento estremo di non ritorno, che viene a crollare nel mentre in cui è ancora la Morte a decidere. Ambientato in una villa tutt'altro che rassicurante, sperduta di un inverno belga (e la produzione è infatti franco-belga, perchè solo i belgi hanno un'apertura tale per affrontare certe tematiche in modo tanto grottesco e surreale), impariamo a conoscere personaggi diversissimi, che hanno come unico desiderio comune quello di morire. Nonostante non sia un'opera prima, questo film ne ha tuttavia la freschezza, dove ad una povertà di mezzi (in cui l'unica censura alla vista del sangue appare il bianco e nero che accompagna la pellicola) si frappone il tentativo (riuscito), da parte del regista, di essere diretto, sia per quanto riguarda le inquadrature, l'uso dell'effetto chiaro-scuro, che per quanto riguarda i contenuti.
Sono io la morte e porto corona,
io Son di tutti voi signora e padrona
e così sono crudele, così forte sono e dura
che non mi fermeranno le tue mura
(A. Branduardi)
io Son di tutti voi signora e padrona
e così sono crudele, così forte sono e dura
che non mi fermeranno le tue mura
(A. Branduardi)
Curiosità:
- Il film affronta un tema in qualche modo legato a doppio filo con la biografia del regista; infatti dopo il tentativo di suicidio Barco investì catarticamente la sua esperienza in questa pellicola assolutamente dissacrante e geniale, ironica e veritiera, grottesca e cinica.
- Il primo titolo pensato per la commedia nera Kill Me Please era stato "Dignitas", il nome reale dell'associazione svizzera per l'eutanasia assistita a cui s'ispira la storia al centro del film, ma il fondatore di Dignitas, il dottore e avvocato Ludwig Mannelli, avrebbe impedito l’uscita del film.
- Il regista Olias Barco, che ha dichiarato che per questo film il suo riferimento cinematografico è stato La grande abbuffata di Marco Ferreri.
- Il film è stato girato in sole tre settimane, senza colonna sonora e a basso costo.
- Il regista Olias Barco girerà il prossimo film in Italia, un film su “sesso e politica”, e si chiamerà 'Roma Victor'.
- L'attore transessuale Zazie de Paris, in passato è stato un ballerino dell’Opera di Parigi e ha lavorato molto al teatro di Berlino.
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