lunedì 15 settembre 2008

19 anni, ucciso a sprangate perché nero

 

 
 
15 settembre 2008

Ucciso a sprangate a 19 anni solo perché di pelle nera. Abdul William Guibre era un giovane italiano, originario del Burkina Faso e residente a Cernusco sul Naviglio, ad ammazzarlo sono stati due uomini, padre e figlio, proprietari del bar dove è avvenuta la tragedia, in via Zuretti, a Milano. L’hanno finito a colpi di spranga perché, secondo loro, avrebbe rubato una scatola di biscotti, ma gli amici di Abdul hanno smentito questo fatto.
L'aggressione, accompagnata da insulti razzisti ("Sporchi negri vi ammazziamo" e "Negri di merda"), è avvenuta ieri mattina, verso le 6, mentre Abdul si trovava con due amici. Il giovane è stato subito ricoverato all'ospedale Fatebenefratelli dove è morto qualche ora dopo. Nel pomeriggio i due, padre e figlio, sono stati individuati e fermati con l'accusa di omicidio volontario.
Il pm Roberta Brera, magistrato titolare del fascicolo aperto alla Procura di Milano sull'uccisione di Abdul Guibre, non ha però contestato ai due responsabili del delitto, l'aggravante di aver agito per odio razziale.

Parenti, amici e conoscenti di "Abba", così era soprannominato Abdul, si sono ritrovati all'esterno dell'ospedale. "La morte di Abba è assurda", ha detto sconvolto lo zio Zacaria. "Abba era un ragazzo sempre gentile - ha detto in lacrime il suo amico Francesco -, un ragazzo vero, generoso, pronto sempre ad aiutare le persone che lo circondavano. Eravamo molto amici e una cosa del genere mi fa temere per la mia incolumità. Milano è una città violenta".

Un altro amico di Abdul, Prince, era con lui stanotte in un noto locale in zona Porta Romana. "Ci siamo lasciati alle 4.30, lui era diretto al Leoncavallo per continuare la serata. Non ci credo ancora - ha detto Prince - sono andato a dormire tranquillo e mi sono risvegliato con un caro amico morto. E' incredibile che Abba sia morto per un episodio così spregevole di razzismo. Lui ha sempre odiato ogni tipo di discriminazione ed evitava sempre discussioni con persone che definiva incivili".
 

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