giovedì 25 dicembre 2008

arrivederci...

« Le prime rappresentazioni delle opere di Harold Pinter furono massacrate dai critici. Ad eccezione di Harold Hobson, scrissero tutti che era un autore eccentrico, inaccettabile, incomprensibile, che non aveva nulla da dire. Oggi forse è l'autore [vivente] più rappresentato al mondo ma, come dice egli stesso, «Adesso sono diventato comprensibile, accettabile, eppure le mie commedie sono sempre le stesse di allora. Non ho cambiato una sola battuta!». »

(Alessandra Serra)



Raramente un autore è stato così immediatamente metaforico per forza poetica, per qualità e invenzione drammatica come Harlod Pinter, che era considerato da tempo un classico del Novecento. Non si è mai tirato indietro davanti all’impegno civile e col tempo è passato da una vena più esistenziale a una più decisamente politica mantenuta fino all’ultimo. Di pochi mesi fa il suo ultimo appello per fare giustizia ed individuare i responsabili dell’uccisione di Anna Politkovskaia. Ma tanto fu diretto nella vita quanto invece allusivo sulla scena, dove diede vita al teatro della minaccia ('’La vita di ognuno di noi è sempre minacciata e incerta. Viviamo nella repressione e fingiamo di vivere nella libertà'’). La sua è l’arte di scrivere per sottrazione, costruendo personaggi e vicende esemplari, sganciate da ogni contingenza. E nonostante questo riuscendo a farli sentire vivi, concreti, esemplari.
La drammaturgia pinteriana, ha provocato una rivoluzione mettendo in scena i conflitti umani senza azione, una lotta tra individui giocata esclusivamente sulla parola, sullo scambio delle battute, utilizzate come vere e proprie armi. I personaggi di Pinter di solito bevono, fumano, passeggiano in una stanza, si guardano ma niente di più accade in scena. Il ruolo e la forza del testo e la capacità di cogliere i personaggi con le loro ambiguità, insicurezze e desideri è il grosso del lavoro sulla messa in scena.

Riassumo qui sotto solo la sua opera teatrale..
* La stanza (The Room) (1957)
* Il compleanno (The Birthday Party) (1957)
* Il calapranzi (The Dumb Waiter) (1957)
* La serra (The Hothouse) (1958)
* Il guardiano (The Caretaker) (1959)
* L'amante (The Lover) (1963)
* Il ritorno a casa (The Homecoming) (1964)
* Il seminterrato (The Basement) (1966)
* Paesaggio (Landscape) (1967)
* Silenzio (Silence) (1968)
* Vecchi tempi (Old Times) (1970)
* Monologo (Monologue) (1972)
* Terra di nessuno (No Man's Land) (1974)
* Tradimenti (Betrayal) (1978)
* Voci di famiglia (Family Voices) (1982)
* Victoria Station (1982)
* Una specie di Alaska (A Kind of Alaska) (1982)
* Il bicchiere della staffa (One for the Road) (1984)
* Il linguaggio della montagna (Mountain Language) (1988)
* Party Time (1991)
* Chiaro di luna (Moonlight) (1993)
* Ceneri alle ceneri (Ashes to Ashes) (1996)
* Anniversario (Celebration) (1999)
* Alla ricerca del tempo perduto (Remembrance of Things Past) (adattamento teatrale dell'opera di Marcel Proust) (2000)

...senza mai dimenticare il lavoro cinematografico con joseph Losey.
Ecco un altro grande che se ne va..

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