Dalla penna del Cardinal Martini una riflessione su cosa significa la "scelta della fede" per l'uomo contemporaneo. Il fatto stesso che si parli di "credere" e non di proclamare senza dubbi l'esistenza di Dio, significa riconoscere che si tratta concretamente di un atto, di una scelta consapevole, che non è semplice conoscenza deduttiva, ma coinvolgimento di tutto l'uomo in una personale dedizione di cuore, mente e spirito. C'è in noi un ateo potenziale che grida e sussurra ogni giorno le sue difficoltà a credere, come l'apostolo Pietro che non esita a seguire e amare Gesù con entusiasmo ma anche a tradire di fronte al pericolo.
giovedì 25 dicembre 2008
milano e joseph
Il vescovo Monsignor Tettamanzi, che per sua stessa ammissione ha "preferito la sobrietà", ha messo a disposizione un milione di euro provenienti dall'otto per mille della diocesi di Milano per le famiglie che hanno perso il lavoro e che si trovano in condizioni di penuria economica..una goccia nell'oceano, certo, ma soprattutto un esempio per la chiesa di Roma.. Papa Ratzinger invece oggi si è limitato a tante belle parole, dall'alto del suo pulpito...
Dalla penna del Cardinal Martini una riflessione su cosa significa la "scelta della fede" per l'uomo contemporaneo. Il fatto stesso che si parli di "credere" e non di proclamare senza dubbi l'esistenza di Dio, significa riconoscere che si tratta concretamente di un atto, di una scelta consapevole, che non è semplice conoscenza deduttiva, ma coinvolgimento di tutto l'uomo in una personale dedizione di cuore, mente e spirito. C'è in noi un ateo potenziale che grida e sussurra ogni giorno le sue difficoltà a credere, come l'apostolo Pietro che non esita a seguire e amare Gesù con entusiasmo ma anche a tradire di fronte al pericolo.
Dalla penna del Cardinal Martini una riflessione su cosa significa la "scelta della fede" per l'uomo contemporaneo. Il fatto stesso che si parli di "credere" e non di proclamare senza dubbi l'esistenza di Dio, significa riconoscere che si tratta concretamente di un atto, di una scelta consapevole, che non è semplice conoscenza deduttiva, ma coinvolgimento di tutto l'uomo in una personale dedizione di cuore, mente e spirito. C'è in noi un ateo potenziale che grida e sussurra ogni giorno le sue difficoltà a credere, come l'apostolo Pietro che non esita a seguire e amare Gesù con entusiasmo ma anche a tradire di fronte al pericolo.
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