giovedì 22 gennaio 2009

un altro pezzo di storia di milano buttato nel cesso



Cosa è il valore? Gestire un posto, modellarlo, tirarlo su, fare attività culturali, mettere su una libreria storica attiva sul fronte controcultura (La Calusca), fare concerti, attività ricreative a basso costo accessibili a tutti, fare politica sul territorio. Ed è evidentemente che il Comune non considera un valore aggiunto l’autogestione. Dopo le parole di fuoco di De Corato sui Centri Sociali, “isole di illegalità”, si è passato all’azione.

Stamattina all’alba, quando non c’era nessuno dentro, è stato sgomberato il Cox 18, storico centro sociale in zona Navigli. Era li da decenni, i suoi frequentatori non sono mai stati coinvolti in manifestazioni violente (anzi più volte provocati da esponenti dell’estrema destra e alcuni suoi frequentatori accoltellati). La proprietà del Conchetta è del Comune di Milano.

Il «Cox 18» è uno dei luoghi di riferimento della cosiddetta sinistra antagonista e dell'anarchia milanese. Occupato nel 1989, ha una lunga storia di episodi, politici e di cronaca, tra sgomberi e rioccupazioni. Il 7 agosto 2004 fu teatro di una gigantesca rissa, che coinvolse circa un centinaio di persone per l'aggressione di un folto gruppo di naziskin. Nello scontro venne gravemente ferito a coltellate un giovane dei centri sociali. Per questo episodio vennero poi arrestati tre esponenti dell'estrema destra cittadina. Il centro sociale, comunemente chiamato «Conchetta», ospita la libreria Primo Moroni, che contiene un gran numero di libri, oltre a materiale informatico. Il centro è noto, tra l'altro, per la nascita al suo interno di uno dei primi gruppi di hacker conosciuti in città. La Questura ha precisato che tutti gli oggetti che appartengono agli attivisti del centro sociale verranno tenuti da parte e messi nuovamente a loro disposizione.
Pare che i libri della libreria Calusca e gli altri oggetti saranno restituiti ai proprietari; ma comunque sparisce un altro pezzo della Milano “alternativa”, non allineata con il potere del Palazzo. Sempre più pettinati, sempre più in doppio petto, sempre più benpensanti e perbenisti.

 

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