Brano tratto dall'album Diesel di Finardi, in cui parla della propria vicenda personale con l'eroina..
a casa di un amico così per provare
e mi ricordo che avevo un po' di paura
c'è molla violenza in un ago nelle vene
ma in un attimo, una fitta di dolore,
un secondo ad aspettare
poi un'onda dolce di calore,
quasi come nell'amore
e poi mi son lasciato andare,
completamente rilassato
in un benessere artificiale,
come mai avevo provato.
Ma poi a casa me lo son giurato
che io no, non ci sarei cascato
'"io la imparerò ad usare,
la saprò gestire
non mi farò fregare"
ma ci continuavo a pensare,
non mi usciva dalla mente
e man mano che passava il tempo
diventava la cosa più importante.
"E poi non me ne frega niente
di quel che pensa la gente
tanto siamo tutti assuefatti di qualcosa
e di cosa è irrilevante"
e continuavo ad aumentare,
mi facevo quasi tutte le sere
e appena fatto mi scoprivo a temere
di non riuscirne più a trovare.
E ore ore ore per ogni farmacia ad
aspettare
"e sto stronzo del dottore
non me la vuole dare
a lui che cazzo gliene frega,
ma un giorno me la paga
un giorno passo con un sasso
e gli faccio la vetrina nuova
...e dai prestami una fiala,
è da sei ore che mi sbatto
se non mi faccio uno stenolo
stasera divento matto".
Poi per due anni non ho quasi fatto altro
non ho suonato, non ho fatto l'amore
tiravo il tempo da un buco all'altro
in giro a sbattermi o in casa a dormire
Ma una mattina mi son chiesto:
"come andrà a finire?
Andare avanti, finire in galera,
magari anche morire
e poi così non può durare.
sta diventando come un lavoro
otto ore a sbattermi ma ormai sballo
poco anche con l' "ero".
E poi sto perdendo tempo
e sprecando quello che ho dentro
io così mi sto consumando,
mi brucio ma mi sto spegnendo
e smettere non è così difficile
non fa neanche tanto male
basta un po'di cura e di comprensione
magari un po' di metadone
e fuori c'è tutto un mondo da scoprire
sul quale si può intervenire
e se tieni duro sei mesi vedrai
che non ci ripenserai quasi mai".
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