ROMA (1 dicembre) - Funziona la prima mano artificiale controllata dai nervi dello stesso paziente nel quale è impiantata. La mano biomeccanica, che sarà presentata domani a Roma, è il frutto della collaborazione tra la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e l'università Campus Biomedico di Roma.
L'intervento su un italo brasiliano. La mano bionica è stata impiantata il 20 novembre 2008 in un uomo italo-brasiliano al quale la mano era stata amputata fino a metà avambraccio in seguito a un incidente stradale. L'intervento, eseguito nel Campus Biomedico di Roma, è stato condotto da un gruppo composto da neurologi, ortopedici, neurochirurghi e bioingegneri.
La mano, che ha cinque dita indipendenti, è direttamente controllata dal sistema nervoso del paziente grazie a quattro elettrodi realizzati dall'azienda tedesca Ibmt e impiantati nei nervi mediano (all'altezza del polso) e ulnare (avambraccio). Grazie agli elettrodi è stata creata un'interfaccia che permette al sistema nervoso del paziente di «dialogare» con la mano artificiale. In questo modo diventa possibile trasmettere, fra mano e paziente, comandi di movimento e sensazioni tattili. Oggi l'uomo riesce a guidare il movimento della sua mano bionica, stringendo il pugno chiudendo le dita come una pinza e muovendo il mignolo.
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