sabato 31 luglio 2010

il freddo rende liberi

Nella cara vecchia Islanda è stata approvata una legge che garantisce uno "scudo" quasi totale a chi metterà su Internet segreti militari, giudiziari, societari e di Stato di pubblico interesse. I blogger saranno protetti dai processi. "Sarà difesa la libertà d'espressione". E così la piccola isola potrebbe diventare il bunker del giornalismo d'inchiesta.


Se documenti sottratti per un interesse pubblico saranno immessi in Internet da un server con base in Islanda, la giustizia dell'isola non potrà impedirne la divulgazione, tentare di scoprire chi li abbia rivelati, dare seguito a condanne comminate da tribunali esteri in base a leggi contrarie alle norme islandesi. Ancora: se uno Stato o un privato si ritenesse diffamato e ricorresse davanti ad una corte straniera, la società islandese proprietaria del server che ha immesso in Rete carte segrete non solo non potrà essere intimidita con la minaccia di quei processi dai costi esorbitanti che stanno costringendo all'autocensura molto giornalismo occidentale, ma sarà autorizzata a rispondere con una contro-citazione davanti ad una corte dell'isola, dichiarandosi vittima di una minaccia alla libertà d'espressione.

Il resto dell'articolo su Repubblica.it ma vi invito a guardare anche sul blog Tafanus e su Webargentarius.it.


”La verità vi renderà liberi”
[Giovanni 8, 32]

 

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