martedì 30 marzo 2010
dormi che è meglio
Insomma..avete mai pensato a come ci si senta a dormire mentre qualcun altro ti guarda? Ovvio che non ci pensi perchè dormi... ma al risveglio, dopo averlo saputo, non ti fa sentire una sensazione d'impotenza più o meno piacevole a seconda di chi è la persona che è rimasta a guardarti?
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pensieri dormienti
lunedì 29 marzo 2010
Naked Vendola (la Puglia ai comunisti!)
« Siamo comunisti non per replicare, nei secoli dei secoli, una storia codificata, una liturgia monotona, una forma statica che contiene una verità rivelata: ma per liberarci dai fantasmi e dai feticci di un mondo che strumentalizza la vita, mercifica il lavoro, distrugge la socialità. »
(Nichi Vendola, intervento introduttivo del seminario di Rifondazione per la Sinistra, Chianciano, 24 gennaio 2009)
Questo ci insegna che non bisogna aver paura di mostrarsi per quello che si è (e tra le altre cose Vendola è pure gay e cattolico allo stesso tempo ed è un ottimo esempio di come una cosa possa non escludere l'altra), che c'è una piccola alternativa che sta nascendo e che avrà ancora modo di crescere...E poi devo dire che mi piace ogni volta che parla...
(Nichi Vendola, intervento introduttivo del seminario di Rifondazione per la Sinistra, Chianciano, 24 gennaio 2009)
Questo ci insegna che non bisogna aver paura di mostrarsi per quello che si è (e tra le altre cose Vendola è pure gay e cattolico allo stesso tempo ed è un ottimo esempio di come una cosa possa non escludere l'altra), che c'è una piccola alternativa che sta nascendo e che avrà ancora modo di crescere...E poi devo dire che mi piace ogni volta che parla...
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Nichi Vendola
domenica 28 marzo 2010
sabato 27 marzo 2010
mercoledì 24 marzo 2010
ma perchè? perchè sto ancora a perdere il mio tempo?
Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera..
...e questa volta se non ci scivola da sola nel fiume le darò una bella spinta io...
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dentro e fuori
Irriconoscente che sputa nel piatto in cui sta mangiando, che maledice la mano che la nutre. E' solo che non è facile trovare lavoro. Ed è triste doversi limitare o trattenere, o dover usare un decimo dell'intelligenza e delle capacità che possiede. Ed i soldi servono solo a sopravvivere, a non perdere la dignità. Non sono certo il criterio per discernere le persone. Non per lei, per quanto la riguarda.
Se poi non si sentisse sempre fuori luogo. Se non fosse sempre nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Solo che quando si è sentita veramente a casa non ce l'ha fatta. Non ha avuto il coraggio. Avrebbe potuto finalmente relazionarsi con i propri limiti, e magari superarli o anche semplicemente accettarli, ma non era il momento giusto, accidenti a lei..accidenti alle cose che non capitano mai quando le vorresti.
E ora sta aspettando il prossimo treno, andando avanti a fatica, facendo tutto quello che è nelle sue possibilità per dimostrare che ha capito. Se solo le venisse rivolto quello sguardo che cerca, farebbe i salti di gioia per ogni angolo della città...probabilmente arriverebbe fino all'hinterland e oltre a furia di saltare...
Se poi non si sentisse sempre fuori luogo. Se non fosse sempre nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Solo che quando si è sentita veramente a casa non ce l'ha fatta. Non ha avuto il coraggio. Avrebbe potuto finalmente relazionarsi con i propri limiti, e magari superarli o anche semplicemente accettarli, ma non era il momento giusto, accidenti a lei..accidenti alle cose che non capitano mai quando le vorresti.
E ora sta aspettando il prossimo treno, andando avanti a fatica, facendo tutto quello che è nelle sue possibilità per dimostrare che ha capito. Se solo le venisse rivolto quello sguardo che cerca, farebbe i salti di gioia per ogni angolo della città...probabilmente arriverebbe fino all'hinterland e oltre a furia di saltare...
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father & son
Le colpe dei padri ricadranno sui figli. E nemmeno si può insultare chi non c'è più. L'unica cosa che posso fare è essere diversa da lui....almeno da non aggiungere del mio.
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lunedì 22 marzo 2010
for free...
Anche e soprattutto l'arte è un prodotto di consumo, un prodotto che va bruciato in fretta. Che tristezza mi fa vedere il musicista contabile con lo spirito imprenditoriale, quello che deve sfornare un album all'anno... quello che "il secondo album è sempre più difficile nella carriera di un'artista", perchè al secondo album se non ti rinnovi hai già stancato il pubblico... quello che è costretto a fare promozione alle Messaggerie e poi alla fnac e poi in Ricordi, solo per cercare il proprio spazio nel mondo... E parlo a tutti i livelli, dal falso Indie all'affermato... Non è che io vorrei fare la dura e pura a tutti i costi...ma forse ci sono un po' troppe persone che vogliono fare questo mestiere... e soprattutto non è che son sempre i migliori ad emergere... tutt'altro... Forse bisognerebbe scindere l'opera artistica, il fare arte, dal cercare il successo attraverso l'arte, o pseudo tale...Come sempre Joni Mitchell viene in mio aiuto anche in questa situazione...
Now me I play for fortunes
And those velvet curtain calls
I've got a black limousine
And two gentlemen
Escorting me to the halls
And I play if you have the money
Or if you're a friend to me
But the one man band
By the quick lunch stand
He was playing real good, for free
(Joni Mitchell, For Free)
And those velvet curtain calls
I've got a black limousine
And two gentlemen
Escorting me to the halls
And I play if you have the money
Or if you're a friend to me
But the one man band
By the quick lunch stand
He was playing real good, for free
(Joni Mitchell, For Free)
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domenica 21 marzo 2010
today I feel like
Questa battaglia non ha tregua. Alcuni sono nemici reali, altri forse alloggiano solo nella mia testa. Eppure da tanto tempo non mi sentivo così a posto con la strada che ho intrapreso. E' quell'innato senso di giustizia per cui le cose devono andare nell'unico modo in cui l'incastro è perfetto. Mai accontantarsi, mai puntare solo su quella serenità che non ci turba e che non coglie il reale senso del turbamento, e cioè la scoperta di noi stessi, del nostro sentire, ed un reale avvicinamento all'altro.
Ed io e te sappiamo esattamente di che cosa l'altro ha bisogno.
Ed io e te sappiamo esattamente di che cosa l'altro ha bisogno.
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sabato 20 marzo 2010
Quando sarò capace d'amare
L'ultima apparizione del Signor G ed è davvero un condensato di emozioni, brividi, lacrime, nostalgia e Amore.
Quando sarò capace d'amare
probabilmente non avrò bisogno
di assassinare in segreto mio padre
né di far l'amore con mia madre in sogno.
Quando sarò capace d'amare
con la mia donna non avrò nemmeno
la prepotenza e la fragilità
di un uomo bambino.
Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che ci sia davvero
che non affolli la mia esistenza
ma non mi stia lontana neanche col pensiero.
Vorrò una donna che se io accarezzo
una poltrona, un libro o una rosa
lei avrebbe voglia di essere solo
quella cosa.
Quando sarò capace d'amare
vorrò una donna che non cambi mai
ma dalle grandi alle piccole cose
tutto avrà un senso perché esiste lei.
Potrò guardare dentro al suo cuore
e avvicinarmi al suo mistero
non come quando io ragiono
ma come quando respiro.
Quando sarò capace d'amare
farò l'amore come mi viene
senza la smania di dimostrare
senza chiedere mai se siamo stati bene.
E nel silenzio delle notti
con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
percepire che anche il sonno è vita
e non riposo.
Quando sarò capace d'amare
mi piacerebbe un amore
che non avesse alcun appuntamento
col dovere
un amore senza sensi di colpa
senza alcun rimorso
egoista e naturale come un fiume
che fa il suo corso.
Senza cattive o buone azioni
senza altre strane deviazioni
che se anche il fiume le potesse avere
andrebbe sempre al mare.
Così vorrei amare.
Grazie a Marta per questo video...
venerdì 19 marzo 2010
mercoledì 17 marzo 2010
associazioni inconsuete...
Non c'è niente dentro me qui a Varanasi
Perchè dentro ci sei tu, la mia Varanasi Baby
Sai che io non penso più a nessuno
Sai che io non voglio più nessuno
Non ho niente dentro finchè dentro tu ci sei
Anche se non ricordo più il sapore che hai
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martedì 16 marzo 2010
i gloriosi anni della musica italiana
Le mie preferite dei miei due album preferiti...anche se qualcuno, omonimo di Battisti potrebbe rispondermi: "Ma quali gloriosi anni?????"
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lunedì 15 marzo 2010
a proposito di pregiudizi
Alla fiera in via Giulio Romano ieri c'erano tutti i candidati regionali. Lei aveva tantissimi volantini da dare, ma mi ha guardato e si è girata dall'altra parte. Vabbè che siamo in periodo di crisi e la carta non va assolutamente sprecata con una che non ti voterà mai, ma non ho neppure la faccia da elettrice di centro? (disse, estremamente compiaciuta....)
Che poi...perchè si è spostata da Casini quando il programma rimane quello della destra più intransigente?
Che poi...perchè si è spostata da Casini quando il programma rimane quello della destra più intransigente?
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domenica 14 marzo 2010
perdere pezzi
Ieri sera ho saputo che il mio primo amore...colei per cui è iniziato tutto, tanti anni fa, non c'è più. Lo sospettavo, l'avevo sentito. Speravo di sbagliarmi. Non aveva nemmeno quarant'anni, ed è come se avessero portato via un'altra parte di me.
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sabato 13 marzo 2010
aspettando madonna
Aspettando Madonna è la preponderanza semantica del fruscio sul suono, l’anti-reality, il controformat comunicativo che cita la televisione contemporanea rovesciandone i loci e invertendone i nessi, in una narrazione riuscita e perfettamente leggibile fatta di ”tagli” di montaggio, ridondanze, interiezioni, scarti linguistici che sono la controparte espressiva degli standardizzati highlights quotidiani dei reality show o delle partite di calcio.
Aspettando Madonna è l’interdetto sintattico che funziona, il “fuori campo” cinematografico che entra nel frame, la scelta dell’”unheimlich” come cifra del reale, il “dispetto” stilistico alle cortesi banalità da prime time televisivo.
La vita, in Aspettando Madonna, non ha sceneggiatura possibile ma il film ci ricorda, nondimeno, lo shakespeariano “all the world’s a stage”, e di questo palcoscenico cogliamo gli aspetti più opachi: la pesantezza degli attrezzi, l’incertezza dei mezzi materiali, i momenti fuori spotlight. Un’enfasi comunicativa sul “contatto”, alimentata da un audio “lo-fi”, evoca precisamente, e con grande pregnanza, la contingenza di un mondo precario, faticoso, frustrante. Aspettando Madonna non è un documentario, è una metafora: il “making of” di uno spettacolo la cui “prima” sembra non arrivare mai.
E invece il momento della “prima” arriva. Con il botto. Perché, cercata e attesa lungo tutto il film, Madonna irrompe. Ed è una “inner-Madonna” bellissima e collettiva, ...
Il finale del film, infatti, che si distende in un lungo piano sequenza, ci spiega che no, non è affatto vero che “la vita è sogno”, anzi, la vita è incubo, ma di certo è sicuramente vero, e per fortuna, che “il sogno è vita”, che le rockstars siamo noi, perchè “you don’t need to be a rockstar to feel like one”, che siamo splendide “material girls in a material world” che non vedono l’ora di buttarsi “into the groove”.e reclamano il diritto al raso e alle rose.
“Girls just want to have fun”. Che il mondo se ne faccia una ragione.
E così sia.
(Maria Luisa Fagiani, www.milanox.eu)
Posso capire l'entusiasmo solamente in quanto dovuto al fatto che metà del pubblico presente in sala aveva in qualche modo partecipato al film. Personalmente ho trovato alcune battute spassose e divertenti, mentre altre scene cinematograficamente proprio scarse (la mancanza di soldi non giustifica sempre certe scelte, secondo me)...qualche minuto solo di parlato a sfondo nero che mi è sembrato un'eternità (veramente insopportabile), ed un atteggiamento che non ho capito se essere compiaciuto o autoironico da parte di chi recitava. Niente di concluso, comunque, per assurdo... e lì sta la genialata, il balletto finale di Material Girl viene accolto come l'arrivo del Messia...perchè finalmente si dà un senso al tutto... Credo comunque che la cosa che mi ha infastidito di più, per lo meno da parte del regista, che mi è sembrato abbastanza narciso, sia stata quella sensazione di compiacimento autoincensante....Incito comunque chi ha tempo e voglia di provare a vedere questo corto per darmi ragione o meno....
Aspettando Madonna è l’interdetto sintattico che funziona, il “fuori campo” cinematografico che entra nel frame, la scelta dell’”unheimlich” come cifra del reale, il “dispetto” stilistico alle cortesi banalità da prime time televisivo.
La vita, in Aspettando Madonna, non ha sceneggiatura possibile ma il film ci ricorda, nondimeno, lo shakespeariano “all the world’s a stage”, e di questo palcoscenico cogliamo gli aspetti più opachi: la pesantezza degli attrezzi, l’incertezza dei mezzi materiali, i momenti fuori spotlight. Un’enfasi comunicativa sul “contatto”, alimentata da un audio “lo-fi”, evoca precisamente, e con grande pregnanza, la contingenza di un mondo precario, faticoso, frustrante. Aspettando Madonna non è un documentario, è una metafora: il “making of” di uno spettacolo la cui “prima” sembra non arrivare mai.
E invece il momento della “prima” arriva. Con il botto. Perché, cercata e attesa lungo tutto il film, Madonna irrompe. Ed è una “inner-Madonna” bellissima e collettiva, ...
Il finale del film, infatti, che si distende in un lungo piano sequenza, ci spiega che no, non è affatto vero che “la vita è sogno”, anzi, la vita è incubo, ma di certo è sicuramente vero, e per fortuna, che “il sogno è vita”, che le rockstars siamo noi, perchè “you don’t need to be a rockstar to feel like one”, che siamo splendide “material girls in a material world” che non vedono l’ora di buttarsi “into the groove”.e reclamano il diritto al raso e alle rose.
“Girls just want to have fun”. Che il mondo se ne faccia una ragione.
E così sia.
(Maria Luisa Fagiani, www.milanox.eu)
Posso capire l'entusiasmo solamente in quanto dovuto al fatto che metà del pubblico presente in sala aveva in qualche modo partecipato al film. Personalmente ho trovato alcune battute spassose e divertenti, mentre altre scene cinematograficamente proprio scarse (la mancanza di soldi non giustifica sempre certe scelte, secondo me)...qualche minuto solo di parlato a sfondo nero che mi è sembrato un'eternità (veramente insopportabile), ed un atteggiamento che non ho capito se essere compiaciuto o autoironico da parte di chi recitava. Niente di concluso, comunque, per assurdo... e lì sta la genialata, il balletto finale di Material Girl viene accolto come l'arrivo del Messia...perchè finalmente si dà un senso al tutto... Credo comunque che la cosa che mi ha infastidito di più, per lo meno da parte del regista, che mi è sembrato abbastanza narciso, sia stata quella sensazione di compiacimento autoincensante....Incito comunque chi ha tempo e voglia di provare a vedere questo corto per darmi ragione o meno....
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le cose spesso non sono mai come sembrano
Io ho fatto tutti i film di Moana. Moana era un’altra persona, io l’ho detto e forse mi sono fatto anche odiare per questo, Moana non era nata per fare quel tipo di lavoro, ma è stata estremamente intelligente a far sì che passasse tutto liscio.
Lei è stata portata a diventare pornostar, perché lo sappiamo che è stata portata dalla scuderia di Schicchi, ed una volta lì, era troppo tardi per tornare indietro. Moana non è mai stata una vera pornostar dentro. Solo io entravo nel suo camerino, voleva solo me come protagonista perché mi trovava diverso dagli altri. Moana lo faceva solo per l’immagine".
Rocco Siffredi
la cosa più curiosa di Moana Pozzi era che odiava il sesso. Era completamente frigida. E’ una cosa abbastanza triste: faceva un mestiere che in realtà odiava. La sua frigidità l’ha portata a fare con una certa rabbia questo mestiere, l’ha fatto con poca gioia. Sinceramente lei non ha capito qual’era la strada giusta per raggiungere la felicità.
Paolo Villaggio
Insomma..una sorta di eroina ribelle rispetto a quel mondo borghese a cui apparteneva...???
Lei è stata portata a diventare pornostar, perché lo sappiamo che è stata portata dalla scuderia di Schicchi, ed una volta lì, era troppo tardi per tornare indietro. Moana non è mai stata una vera pornostar dentro. Solo io entravo nel suo camerino, voleva solo me come protagonista perché mi trovava diverso dagli altri. Moana lo faceva solo per l’immagine".
Rocco Siffredi
la cosa più curiosa di Moana Pozzi era che odiava il sesso. Era completamente frigida. E’ una cosa abbastanza triste: faceva un mestiere che in realtà odiava. La sua frigidità l’ha portata a fare con una certa rabbia questo mestiere, l’ha fatto con poca gioia. Sinceramente lei non ha capito qual’era la strada giusta per raggiungere la felicità.
Paolo Villaggio
Insomma..una sorta di eroina ribelle rispetto a quel mondo borghese a cui apparteneva...???
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moana
venerdì 12 marzo 2010
can't you hear me...
A desert road from vegas to nowhere
some place better tham where you're been
A coffee machine that needs some fixing
In a little cafe just around the bend
I am calling you
Can't you hear me
I am calling you
A hot dry wind blows right through me
The baby's crying and I can't sleep
But we both know a change is coming
coming closer, sweet release
I am calling you
Can't you hear me
I am calling you
I am calling you
Can't you hear me
I am calling you
A desert road from vegas to nowhere
Some place better than where you've been
A coffee machine that needs some fixing
In a little cafe just around the bend
A hot dry winblows right through me
The baby's crying and I can't sleep
But we both know a change is coming
coming closer, sweet release
I am calling you
can't you hear me
I am calling you
Grazie a Tommy per la foto
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mercoledì 10 marzo 2010
c'è più samba
C'è più samba
se resto ad aspettare,
aspettar di guarire la ferita,
la ferita che hai fatto nel mio cuore,
dentro il cuore che chiede il tuo perdono,
il perdono che solo le tue mani
mi daranno cercandomi domani.
C'è più samba nell'uomo ritrovato,
c'è più samba nel canto senza fiato
c'è più samba nel petto di chi cerca
perché stava cercando compagnia
e voleva donare la sua vita
come sto facendo proprio con la mia.
Sono triste
sai perché
se tutto il mondo sambasse
e tu ti curassi di me.
strangers in hell
Se potessi anche entrare un attimo nei miei pensieri e leggere quello che non sono stata in grado di trasmetterti in questi anni, riusciresti mai a perdonarmi? Forse è solo che capiamo veramente le cose quando ci capitano in prima persona. E questo lo sa bene chi in passato ha giudicato. Se tu sentissi veramente che cosa mi hai fatto provare per la prima volta...io che pensavo di essere una donna vissuta e che nessuno e nulla potesse scalfirmi...tu mi hai reso vulnerabile, e poi mi hai teso le braccia.
Io sono un'idiota. E farei di tutto per avere il tuo perdono.
Io sono un'idiota. E farei di tutto per avere il tuo perdono.
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martedì 9 marzo 2010
sempre più difficile...
E' solo che ogni tanto alcuni particolari ti si stampano nella memoria e nemmeno tu sai il perchè...come se rimanessero indelebili... a volte sono suoni, immagini... sguardi o espressioni...altre volte solo foto appese e dimenticate...
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matteo guarnaccia
eh sì...proprio strano....
...almeno quanto i sottotitoli in cirillico di questa canzone di Memo Remigi, eseguita in un'inedita versione dalle gemelle per antonomasia...
Sapessi com'e' strano
sentirsi innamorati
a Milano.
Senza fiori, senza verde,
senza cielo, senza niente
fra la gente, (tanta gente)
Sapessi com'e' strano
darsi appuntamenti
a Milano.
In un grande magazzino,
in piazza o in galleria,
che pazzia.
Eppure,
in questo posto impossibile
tu mi hai detto ti amo,
io ti ho detto ti amo
ti amo
ti amo.
Sapessi com'e' strano
sentirsi innamorati
a Milano.
Senza fiori, senza verde,
senza cielo, senza niente
fra la gente, (tanta gente)
Eppure,
in questo posto impossibile
tu mi hai detto ti amo,
io ti ho detto ti amo.
ti amo
ti amo...
ti amo.
ti amo.
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affinità e divergenze tra la linea e noi...
Osvaldo Cavandoli nacque il 1° Gennaio del 1920 a Maderno sul Garda, infatti mi rendo sempre più conto che l'affinità parentale con "quella là" è tutt'altro che azzardata...
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domenica 7 marzo 2010
rischi che si corrono
Se ti ostini a cercare qualcosa corri il rischio di trovarla.
Non sai mai cosa ti manca finche' non fa molto male.
(Efraim Medina Reyes - C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo)
Grazie a Marta
Non sai mai cosa ti manca finche' non fa molto male.
(Efraim Medina Reyes - C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo)
Grazie a Marta
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sabato 6 marzo 2010
Continuiamo così, facciamoci del male! ...
Roma, 6 Mar. Il decreto 'interpretativo', varato ieri in tarda serata dal Consiglio dei Ministri e frettolosamente firmato dal Presidente Napolitano, scatena la reazione dell'On. Sonia Alfano, deputato europeo di Italia dei Valori e Presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime della Mafia, che attraverso una nota afferma "Per l'ennesima volta la Costituzione è stata violata, oltraggiata e calpestata con un abuso di potere degno di un regime sudamericano, e con il benestare di un Capo dello Stato che non è disposto ad ascoltare la voce dei cittadini e dell'opposizione".
"Siamo già in piazza e stiamo ancora aspettando - sottolinea Sonia Alfano - insieme a centinaia di persone, soprattutto giovani, quei giovani che ci ricordano tanto gli appelli di Sandro Pertini alla resistenza, che Napolitano dia una spiegazione plausibile ed esaustiva". "Continuo a credere fermamente nella giustizia - prosegue - e in quella Carta per la quale migliaia di persone hanno versato il proprio sangue. Credo che Napolitano sia confuso sul proprio ruolo: garantire il rispetto delle regole democratiche e del popolo italiano; è questo quello che ha il dovere di fare. Provo un indescrivibile sconforto se penso che sia necessario ricordarglielo". "Io ho il coraggio di stare in piazza in mezzo ai miei concittadini - conclude - voglio sperare e credere che anche il Presidente della Repubblica lo farà, smentendo quanti oggi, me compresa, dichiarano sepolto lo stato di diritto".
(Fonte www.soniaalfano.it)
"Siamo già in piazza e stiamo ancora aspettando - sottolinea Sonia Alfano - insieme a centinaia di persone, soprattutto giovani, quei giovani che ci ricordano tanto gli appelli di Sandro Pertini alla resistenza, che Napolitano dia una spiegazione plausibile ed esaustiva". "Continuo a credere fermamente nella giustizia - prosegue - e in quella Carta per la quale migliaia di persone hanno versato il proprio sangue. Credo che Napolitano sia confuso sul proprio ruolo: garantire il rispetto delle regole democratiche e del popolo italiano; è questo quello che ha il dovere di fare. Provo un indescrivibile sconforto se penso che sia necessario ricordarglielo". "Io ho il coraggio di stare in piazza in mezzo ai miei concittadini - conclude - voglio sperare e credere che anche il Presidente della Repubblica lo farà, smentendo quanti oggi, me compresa, dichiarano sepolto lo stato di diritto".
(Fonte www.soniaalfano.it)
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c'era una volta
E per assurdo rimane solo tutto quello che ho perso.
E tutto quello che non ho ancora la forza di trasformare.
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pensieri notturni
venerdì 5 marzo 2010
di tanto amore...
E lei è lei, non può cambiare
dolcissima e immortale.
presto, dov'è la mia faccia più dura
che non veda che ho paura.
(Ivano Fossati)
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mercoledì 3 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
lunedì 1 marzo 2010
You spin me right ‘round, baby Right ‘round like a record, baby Right ‘round, ‘round, ‘round...
Una delle cose che davvero mi fa stare bene è quando decido di andare da sola per negozi di dischi, a frugare tra i vinili ed i cd...ormai in periodo di penuria economica ne compro davvero molti meno...ma è un godimento indescrivibile riuscire a trovare quel qualcosa che cercavo da tempo. Il trucco in un negozio di usato ad esempio, sta nel non cercare mai nulla di specifico, ma aprirsi al nuovo che ti si para davanti...così da stupirsi e farsi stupire. Insomma, credo che valga lo stesso che per le relazioni, come al solito...(SGRUNT)...
E poi l'altra sera ricordavo quante compilation ho fatto nella mia vita, prima in cassetta e poi in cd...a volte disegnate e colorate appositamente per la persona amata...un susseguirsi musicale che aveva sempre un senso emozionale...per me..a volte un po' didascalico per chi lo riceveva in dono. E poi ci sono canzoni che rimarranno indissolubilmente legate solo a determinate persone...un giorno quando sarò più libera le menzionerò tutte...
ps: bella la foto di patti, eh?
E poi l'altra sera ricordavo quante compilation ho fatto nella mia vita, prima in cassetta e poi in cd...a volte disegnate e colorate appositamente per la persona amata...un susseguirsi musicale che aveva sempre un senso emozionale...per me..a volte un po' didascalico per chi lo riceveva in dono. E poi ci sono canzoni che rimarranno indissolubilmente legate solo a determinate persone...un giorno quando sarò più libera le menzionerò tutte...
ps: bella la foto di patti, eh?
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I will always love you
Oggi mi sento di dedicarti questa canzone, spero tu possa sentirla nell'aria, da qualche parte...
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am home again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am whole again
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am young again
Whenever I'm alone with
You you make me feel like I am fun again
However far away
I will always love you
However long I stay
I will always love you
Whatever words I say
I will always love you
I will always love you
[ ..fly me to the moon.. ]
Whenever I'm alone with you
You make me feel like I am free again
Whenever I'm alone with
You you make me feel like I am clean again
However far away
I will always love you
However long I stay
I will always love you
Whatever words I say
I will always love you
I will always love you
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